12.4.02

All'estero:
In Palestina si uccidono incolpevoli civili di entrambe le parti, e pure qualche innocente spettatore.
In tutto il mondo arabo l'integralismo islamico allarga la sua base di consenso.
In tutto il mondo occidentale l’integralismo filo-occidentale e filo-israeliano si riorganizza.
In Afganistan.........già: qualcuno sa cosa succede in Afganistan adesso e cosa ci stanno a fare là i nostri militari?
Si continua a parlare della “guerra globale al terrorismo” e dei suoi futuri obiettivi: di tutte le opzioni non militari per eliminarne la base di consenso, invece, nessuno parla più.
All'interno:
L'economia va male, o almeno non va bene.
Siamo a 4 giorni dal primo sciopero generale in vent'anni.
Si è risvegliato il terrorismo e degli assassini dei Proff. D'Antona e Biagi nessuna traccia: di loro interessa solo che sono “rossi” e di conseguenza appartengono all’album di famiglia del centrosinistra e del sindacato di sinistra, tutti pericolosi comunisti.
Sono state approvate leggi che danno un duro colpo al (mai elevato) concetto nazionale di legalità.
Malavita e tratta degli esseri umani sono in aumento. Per fronteggiare quest'ultima, ora, useremo la Marina Militare: che potrà mai fare più e meglio della Guardia Costiera? Affondare navi e persone?
Di più, si prepara una legge sull'immigrazione che farebbe vergogna a qualsiasi paese civile.
La mafia, come il topo nel formaggio, non ha più bisogno di “mostrarsi”: qualcuno ricomincia a dire “la mafia non esiste”, un Ministro della Repubblica dice “con la mafia bisogna convivere”.
Si preparano pretese riforme di sanità e scuola che hanno tutti i connotati di restaurazione di antiche ineguaglianze sociali.
Si prepara una pretesa riforma della giustizia che ha tutta l’aria di una rivincita dei “potenti” su una magistratura troppo “egualitaria”.
La politica si appresta a rimettere le mani sulle banche, tramite l'occupazione spartitoria delle Fondazioni.
Le privatizzazioni sono state bloccate, non in nome di un ripensamento critico su alcuni settori di pubblica utilità, ma per non perdere "poltrone" per la politica e per ricostituire preziosi centri di elargizione clientelare.
Ripartono le grandi opere pubbliche: dalle 23 previste si è già arrivati a oltre 200. Però sempre con gli stessi soldi. Come a dire: ricominciano, a spese pubbliche, i cantieri "eterni", che alla fine, fra vent'anni, saranno costati almeno 10 volte quanto previsto e necessario. E per realizzare questo meritorio progetto, si eliminano tutte le forme di controllo, comprese quelle anti-mafia.
Ci si prepara a santificare per legge il più enorme conflitto d'interessi nella storia dell'occidente democratico.
E......
I media di cosa si occupano? Ma del "delitto di Cogne", naturalmente.
I nostri governanti di cosa discutono e su cosa s'accapigliano? Ma sulle nomine RAI, ovviamente.